10 luoghi minacciati dal turismo di massa

Oggi parliamo del lato oscuro del turismo andando a scoprire quali sono 10 luoghi minacciati dal turismo di massa in giro per il mondo; purtroppo molti si trovano in Italia!

Dopo aver parlato dei 10 luoghi minacciati dai cambiamenti climatici oggi ci inoltriamo nell’oscuro e terrificante mondo del turismo di massa.

Il turismo di massa è in grado di trasformare qualcosa di fantastico come può essere l’esperienza del viaggio, in un’orribile chimera, con risultati devastanti su ambiente, società e territorio.

Quelli che seguono sono 10 luoghi che sono stati gravemente danneggiati da questa forma cancerogena di turismo.

Luoghi un tempo incontaminati, poi divenuti famosi grazie a film, guide o blogger e infine invasi da masse di turisti ignoranti che li hanno devastati.

Ricordatevi sempre di rispettare il luogo che state visitando!

Ecco 10 luoghi minacciati dal turismo di massa

#1 Venezia – Italia

Venezia non è soltanto minacciata dai cambiamenti climatici, ma anche da dei flussi turistici che anno dopo anno stanno letteralmente distruggendo la città.

Per esempio Venezia si sta spopolando: i veneziani preferiscono lasciare la loro città, presa d’assalto da turisti maleducati e rumorosi (ogni giorno si arriva anche a picchi di 100.000 turisti), mentre gli affitti aumentano e le poche camere libere vengono messe su Airbnb.

La maggior parte dei ristoranti ed attività commerciali sono diventate trappole per turisti: i veri artigiani sono sempre di meno e vittime di una concorrenza sleale fatta di prodotti di bassa qualità venduti a prezzi relativamente bassi.

Infine la laguna intera è soffocata da navi da crociera enormi che portano ogni giorno migliaia di turisti “tocca e fuggi“.

Insomma una panoramica alquanto terrificante per quella che è una delle città più belle (e fragili) del mondo.

turismo di massa a Venezia

#2 Phi Phi Island – Thailandia

Il destino di questa isola paradisiaca cambiò totalmente quando, un giovanissimo Di Caprio, la rese popolare nel film “The Beach“.

Di Caprio successivamente si pentirà delle ripercussioni ambientali che la pellicola avrà su questo angolo di Thailandia e, proprio dopo questo avvenimento, inizierà la sua carriera di portavoce delle cause ambientali nel mondo.

Neanche a dirlo dopo il film la spiaggia divenne meta preferita dei turisti occidentali e uno dei luoghi più minacciati dal turismo di massa.

Con loro arrivò la plastica, i ladri di coralli e tonnellate di rifiuti.

Tanto che la spiaggia è stata chiusa dalle autorità a data da definirsi.

Ecco il chiaro esempio di come il turismo di massa possa degenerare e diventare distruttivo.

spiaggia di The Beach chiusa ai turisti

#3 Uluru – Australia

Tutti conoscono Uluru, uno dei simboli per eccellenza dell’Australia e una delle meraviglie naturali da non perdere , visitato da migliaia di turisti ogni anni.

Non tutti sanno però che questo incredibile monolite di arenaria è in realtà il luogo sacro per eccellenza del popolo aborigeno.

Ora, mettetevi nei panni degli aborigeni, costretti a vedere ogni giorno decine di turisti che “scalano” o meglio calpestano quello che di più sacro hanno.

Per anni è stata chiesta la collaborazione dei turisti nel godere del monolite (alto 350 m e con una circonferenza di 9 km) dalla sua base.

La scalata infatti non solo non è necessaria ma anche pericolosa, vista la presenza di rocce franose e svariate doline.

Ovviamente il più delle volte si è fatto orecchie di mercante, almeno fino al 2019: infatti la comunità aborigena ha vinto un’importante battaglia legale che di fatto vieterà la scalata da parte dei turisti.

Anche di quelli duri di comprendonio!

#4 Colosseo – Roma

Ecco un’altro dei luoghi minacciati dal turismo di massa che si trova a casa nostra.

Non c’è giorno che passi senza notizie sui giornali di turisti che si portano a casa pezzi del magnifico Anfiteatro Flavio, oppure di idioti che incidano le loro iniziali sulle sue pareti millenarie.

Incredibile come il simbolo di Roma abbia saputo affrontare barbari, incendi, terremoti e smog ma sia minacciato quotidianamente da turisti irrispettosi.

La maggior parte delle volte questi gesti non rimangono impuniti e i colpevoli vengono prontamente fermati e multati.

Essendo romano, ogni volta che qualcuno vandalizza il Colosseo, si apre una ferita nel mio cuore.

Vi prego, se mai visiterete l’arena più grande del mondo classico, cercate di essere rispettosi e, se siete in cerca di consigli, allora eccovi qualche dritta su come visitare il Colosseo.

vandali al Colosseo

#5 Monte Everest – Nepal/Cina

Sapevate che il Mt. Everest è la discarica più alta del pianeta?

Sì, una discarica, almeno da quando è diventata una vetta alla “portata” di tutti.

Oggi l’Everest è uno dei luoghi più inquinati al mondo, e questo grazie al turismo di massa che porta ogni anno avventurieri improvvisati e non a scalare le sue pareti verticali in cerca di riscatto, avventura ed emozioni forti.

Peccato che molti di loro si lascino alle spalle spazzatura e immondizia di ogni genere, tanto da allertare e preoccupare le popolazioni locali.

Se non sapete comportarvi statevene a casa!

Lo so che può sembrare un discorso populista, ma vedere un luogo così remoto ridotto a semplice pattumiera mi riempie di rabbia!

#6 Cinque Terre – Italia

Ancora una volta in Italia (purtroppo non sarà l’ultima) alla scoperta di uno dei territori più minacciati dal turismo in Italia.

Le Cinque Terre, uno degli angoli più belli e suggestivi del Bel Paese, è anche uno dei più fragili, conteso da un territorio altamente instabile (il dissesto idrogeologico della costa ligure è ben noto da secoli) e forme di turismo di massa che portano ogni anno turisti a frotte.

I cinque borghi vengono presi d’assalto e invasi da aprile a novembre da turisti a volte poco rispettosi del territorio e (come nel caso di Venezia) sbarcati da enormi navi da crociera.

Le strade dei piccoli borghi si riempiono di gente e risulta persino difficile camminare.

Ciò comporta una domanda maggiore di alloggi e strutture turistiche con conseguente consumo di suolo; cosa non consigliabile in un territorio così soggetto ad alluvioni e frane.

Alcuni sindaci “illuminati” hanno iniziato la loro battaglia per regolamentare questi flussi, limitandone l’accesso e provando a porre un freno al mercato immobiliare turistico.

Speriamo riescano nel loro intento!

cinque terre e turismo di massa

#7 Pamukkale – Turchia

Pamukkale in turco significa “castello di cotone“, nome azzeccatissimo per quella che è uno dei luoghi più belli del Paese.

Ma anche uno dei più minacciati dal turismo di massa!

Il sito naturale è famoso per le sue stupende zone termali, costituite da enormi vasche di calcare bianco: il paesaggio è stupendo, quasi lunare!

Ovviamente la combo acque termali + paesaggi mozzafiato non poteva lasciare indifferenti le autorità locali che, sin dagli anni ’50 del secolo scorso, hanno iniziato un veloce e progressivo sviluppo di strutture alberghiere che hanno rovinato il territorio.

E poi sono arrivati migliaia di turisti indisciplinati che si divertono a scalare le pareti di calcare, si portano a casa pezzi di territorio e affollano le vasche di acqua calda in maniera caotica e disordinata.

Oggi l’area termale è sorvegliata da guardi che richiamano i bagnanti indisciplinati…

Perché si deve sempre arrivare a questo punto?!?!

#8 Spiaggia di Budelli – Italia

La Sardegna è forse una delle regioni preferite e dal turismo di massa: l’isola è presa d’assalto durante i mesi estivi e in gran parte dimenticata nei mesi invernali.

Durante la bella stagione frotte di turisti invadono spiagge e località balneari ed a volte questa massa incontrollata di gente arreca seri danni all’ambiente.

Caso emblematico è quello della spiaggia di Budelli, famosa in tutto il mondo per la sua fine sabbia rosa.

Sabbia divenuta negli anni anche un ambito trofeo turistico, tanto che oggi l’accesso è vietato e si può ammirare la spiaggia solo da barche che passano a parecchi metri dalla costa.

La spiaggia è stata quasi tutta asportata dai turisti ed oggi si tenta di conservarla affinché possa tornare ai suoi vecchi splendori.

spiaggia rosa di budelli minacciata

#9 Machu Picchu – Perù

Machu Picchu condivide il suo destino con il Colosseo e tanti altri siti archeologici di fama mondiale sparsi nel mondo minacciati dal turismo di massa.

Per anno turisti sprezzanti delle regole si sono portati a casa frammenti e reperti come se fossero semplici souvenir.

Ma non è tutto!

Ogni anno il numero di persone che visita il sito giornalmente cresce esponenzialmente: oggi si contano più di 3.000 visite ogni giorno e questo causa innumerevoli problemi.

Erosione del suolo, spazzatura, inquinamento prodotto dai bus turistici e atti vandalici sono ormai consuetudine e per salvare questo patrimonio mondiale si stanno attuando politiche dure.

Saranno consentiti solo 200 turisti per giorno che potranno muoversi per il sito archeologico per un tempo limitato.

luoghi minacciati dal turismo

#10 Puglia – Italia

Negli ultimi anni la Puglia è stata scoperta a livello internazionale per le sue bellezze e specialità culinarie; molte guide, tra cui Lonely Planet l’hanno elogiata e posizionata in cima a top e classifiche.

E con la fama arrivano i problemi.

Molte località iniziano ad essere sovraffollate e stanno perdendo quel loro fascino rurale che avevano.

Alberobello è sempre più soffocato da turisti e speculazione edilizia, mentre altri simboli della regione non se la passano bene.

La Grotta della Poesia a Melendugno è stata chiusa al pubblico durante i giorni di maggiore ressa e si pensa di regolamentare le entrate per i turisti, in modo da preservarla.

La regione è ancora intatta ma, visto l’andazzo degli ultimi anni, rischia davvero di fare la fine di altri luoghi minacciati dal turismo di massa.

Questi provvedimenti però sembrano gettare un raggio di luce su questo marasma turistico.