Diciamo la verità, da quando i social sono entrati a far parte della nostra vita il mondo è cambiato: ecco 10 luoghi rovinati da Instagram & co.
Che bello il XXI secolo!
Il mondo è sempre più connesso, le notizie circolano in pochi secondi e abbiamo i nostri monitor invasi da foto o video di gatti!
Ammettiamolo, ormai tutti sono o vogliono diventare Infulencer: quella dell’Influencer è la nuova figura del millennio.
Ma se in passato tutti volevano scrivere libri e nessuno leggerli, oggi tutti voglio essere influencer, essere seguiti da milioni di persone e non seguirne nessuna.
Prima Facebook, poi Instagram, hanno cambiato pesantemente la nostra società, dalle cose quotidiane fino al viaggiare.
Oggi ognuno gira il mondo (il mondo si gira più facilmente) e vuole farlo sapere agli altri e vi dirò, tutto questo “social traveling” ha secondo me tolto un po’ di magia al mondo.
Dopo aver parlato delle 10 località minacciate dal turismo di massa (vi consiglio di recuperare l’articolo se potete) oggi voglio trattare un’altro aspetto del turismo di massa che mi sta togliendo il sonno.
Questi sono 10 luoghi rovinati da Instagram & co.
10 località turistiche che, in un modo o nell’altro, sono diventate vittime dei social media e degli Influencer.
Scopri con me quali sono questi luoghi e come sono caduti in disgrazia! 😀
Ovviamente se volete commentare e farmi sapere cose ne pensate di questo argomento, lasciate un bel commento alla fine dell’articolo!
Ecco le 10 località rovinate da Instagram e social vari!
#1 Ponte Carlo – Praga
Molte delle località elencate qui di seguito sono vittime dei tramonti!
Mi spiego meglio!
Siete mai stati a Praga?
Se la risposta è negativa allora vi consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su Praga! 😀
Se invece ci siete stati sicuramente vi avranno detto: “mi raccomando passate a Ponte Carlo al tramonto, farete foto bellissime!“.
Se, magari!
Ponte Carlo è il simbolo della città e sei mai proverete a scattare delle foto al tramonto vi troverete imbottigliati in una marea umana che attende con voi il calar del sole e il momento giusto per un selfie di successo da postare su Instagram.
Ragazzi non si può camminare al tramonto su Ponte Carlo e se davvero volete godervi questo luogo di Praga andateci la mattina presto, quando gli Influencer sono impegnati a fotografarsi la colazione.
#2 Delicate Arch – Utah
Come può essere un deserto affollato?
Bella domanda!
Eppure lo è: ormai neanche i deserti si salvano dal turismo di massa e questo è solo uno dei deserti rovinati da Instagram.
Forse il caso più eclatante è quello del deserto dello Utah, dove si trova l’Arches National Park, un parco nazionale che ospita incredibili formazioni rocciose ad arco.
Tra tutti gli archi rocciosi ce n’è uno che è “vittima” preferita di vlogger e Instagramers: il Delicate Arch, divenuto famoso come sfondo di parecchi desktop.
Quindi scopri che l’arco esiste davvero e che lo vuoi visitare.
Prendi uno zaino, voli negli States, noleggi un’auto, raggiungi il deserto e cosa ti trovi davanti: una fila chilometrica di persone che aspettano il loro turno per farsi la foto davanti l’arco che, nonostante stia lì da millenni, penso non abbia mai visto spettacolo più impietoso.
Quindi se volete prendere e partire per lo Utah, sappiate che qui c’è da aspettare e che la magia del luogo è seriamente compromessa.
#3 Gole del Fjadrargljufur – Islanda
Ok, non so come si pronuncia e come si scrive questo luogo, per questo lo chiamerò “quel posto bellissimo in Islanda“.
Insomma “quel posto bellissimo in Islanda” era uno dei luoghi più interessanti dell’isola e dei meno conosciuti (perfetto da inserire in un itinerario nel sud dell’Islanda) fino a quando una start nata da youtube e Influencer di spessore, ossia Justin Bieber, ci ha girato un video musicale.
Da allora apriti cielo!
Turisti a frotte (soprattutto teenager) che si impegnavano a riproporre le pose del cantante e a postarle su Instagram & co.
Risultato?
Le autorità islandesi hanno chiuso “quel posto bellissimo in Islanda”, a data da definirsi, perché il numero dei turisti era ormai improponibile per l’ecosistema.
Bravo Justin, ora devi essere veramente Sorry per qualcosa!
#4 Cliff of Moher – Irlanda
Questo è dei luoghi rovinati da Instagram che ho avuto modo di visitare di persona.
Le Cliff of Moher sono una meraviglia della natura dell’Irlanda, nonché una delle scogliere più belle del pianeta che lasciano senza fiato.
Può un buon Influencer lasciarsi scappare tale incanto!?!?
Ovvio che no!
Qui il danno, più che all’ambiente, lo subiscono purtroppo gli stessi cacciatori di fotografie.
Le scogliere infatti non sono nuove a tremendi incidenti che vedono persone sporgersi troppo per ottenere lo scatto estremo, che pensano più ai likes, che ai bordi scivolosi e soprattutto alle folate di vento.
Queste tragedie avvengono sempre più spesso, l’ultima da quando è stato scritto questo articolo, risale ad inizio 2019, quando un 20enne si è sporto troppo.
Le autorità cercano in ogni modo di spaventare i turisti, ma a quanto pare per alcuni conta più il farsi immortalare che avere salva la vita.
#5 Kruger National Park – Sudafrica
Diciamo che indicare il Kruger National Park non è prettamente esatto; quello di cui parlerò ora è un problema che hanno da diversi anni molti dei grandi parchi nazionali africani.
Una cosa talmente incredibile che non crederete sia possibile, ma l’avidità umana tocca spesso cime impensabili, soprattutto sfruttando le disattenzioni dei turisti.
Di cosa parlo?
State facendo un safari fotografico, vedete un animale, un elefante, una giraffa o un qualsiasi abitante della savana che merita di essere immortalato.
Cosa fate?
Semplice, lo fotografate, tornate nel vostro lodge e lo mettete su Instagram, taggando dove lo avete visto.
Qui entra in gioco il bracconiere che, seguendo il profilo dei parchi, si fa una cultura con le vostre foto e si segna dove gli animali sono passati, utilizzando i vostri tag.
Incredibile ma vero, e le vittime preferite di questo gioco perverso sono i rinoceronti.
Per questo i guardaparco e le autorità chiedono ai turisti di non usare geotag nelle loro fotografie.
#6 Horseshoe Bend – Arizona
Ecco un’altra vittima illustre dei selfie e di Instagram.
Ora, mi metto nei panni di un povero viaggiatore che ha appena fatto la fila per il Delicate Arch.
Leggendo la guida viene a sapere che poco distante si trova uno dei punti panoramici più belli di tutto il Grand Canyon.
Quindi prende baracca e burattini, si fa le sue belle ore di auto per arrivare al tramonto a ridosso del Horseshoe Bend e… trova un’altra volta una ressa incredibile, tanto che per arrivare vicino al bordo del canyon deve fare a spallate.
Ahhh, è bello fare i turisti alla soglia del 2020!
E pensare che fino a qualche anno fa questo posto non era conosciuto da nessuno se non dai locali, come rivela questo breve documentario che rivela che oltre 1.5 milioni di persone visita il sito ogni anno.
Oggi c’è un parcheggio che ospita fino a 350 posti auto e tutto ciò perché questo scorcio panoramico è diventato virale grazie ai social.
Il geotag ha fatto un’altra vittima, da inserire nel lungo elenco dei luoghi rovinati da Instagram!
#7 Santorini – Grecia
Non c’è un luogo ben preciso quando parlo di come Instagram abbia incasinato Santorini.
Leggendo su internet esistono tanti luoghi dove poter ammirare il tramonto sull’isola e, leggendo ancora meglio, tutti sono pieni di gente al momento del calar del sole.
Così tanta che in molti lasciano stare e tornano a casa.
Chi invece decide di restare allora deve condividere il suo spazio vitale con centinaia di persone che scattano foto o fanno video.
Trovare un posticino deserto è sempre più impossibile e lo sarà sempre più considerando che il numero di Influencer sta crescendo sull’isola.
Ma il bello della storia è che, alla fine, tutti avranno la stessa identica fotografia.
Me li immagino tornare a casa, mostrare i loro scatti social e ricevere come risposta: “ah, pensa te ho la stessa identica foto nella stessa identica posa!“.
#8 Giant Causeway – Irlanda
Anche l’Irlanda non scherza quando si parla di posti rovinati da Instagram!
Visitai le spettacolari Giant Causeway nel 2014 e già la situazione si stava facendo delicata.
Oggi è totalmente compromessa!
La zona è stata inserita in itinerari turistici più grandi, come per esempio quello che porta a scoprire le location del Trono di Spade.
Il numero di turisti è cresciuto a dismisura ed oggi fare una fotografia in santa pace è un’impresa impossibile.
Per prima cosa dovresti trovare un angolino senza persone, il che è impossibile, ed avere la capacità di scattare una foto in pochissimi secondi.
Perché?
Perché bambini, signore, carrozzine, gruppi di turisti, selfie stick, bibitari e chi più ne ha più ne metta si metteranno dietro vi voi, tra voi e l’obiettivo oppure in posa accanto a voi.
I social hanno trasformato quello che era un paradiso in Irlanda in un vero inferno!
#9 Memoriale per gli ebrei assassinati in Europa – Berlino
Uno dei luoghi più toccanti e significativi di tutta Berlino è stato trasformato in un bazar!
Su questo punto sarò breve e non sarcastico.
Ho visitato Berlino nel dicembre 2018 ed il memoriale è forse uno dei luoghi che mi ha colpito di più nella capitale tedesca (in questo articolo ho trattato dei 10 luoghi da non perdere a Berlino).
Nonostante la sacralità del luogo c’erano persone intente a giocare a nascondino tra i blocchi di granito o, ancora peggio, a fare selfie da mettere sui social per darsi un’aria da finti interessati.
Insomma ho avuto modo di vedere in pochi minuti il peggio del peggio.
Viaggiare dovrebbe servire a entrare in contatto con culture e soprattutto storie di altri posti, ma da persone che non riescono ad entrare in contatto neanche con i propri neuroni non mi aspetto tutto questa profondità di spirito.
#10 Kanarra Creek Falls – Utah
Si torna negli Stati Uniti per questa ultima posizione dei luoghi rovinati da Instagram e social vari.
Lo Utah è stato davvero martoriato dall’arrivo del social tourism: il Delicate Arch è solo la punta dell’iceberg infatti.
Altra località martoriata dagli Influencer è il Kanarra Creek e le sue cascate.
Questa località era un delizioso segreto custodito dai residenti della zona; poi arrivò il primo genio che uso i geotag e da allora l’area è stata invasa da curiosi e cercatori dello scatto perfetto.
Oggi più di 400.000 persone risalgono il torrente ogni anno cercando l’appoggio perfetto per scattare foto.
Che c’è di male direte voi!
Beh, ultimamente il fiume porta giù dalla montagna quantità allarmanti di plastica e rifiuti, i turisti inoltre stanno distruggendo il letto del torrente e inquinando la fonte d’acqua usata dalla vicina città.
Insomma, la solita storiaccia del turismo di massa avviato da una semplice fotografia postata su Instagram!